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ACCIDENTE.
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ACCIDENTE.
Definiz: Sost. masc. Caso, Avvenimento imprevisto.
Dal lat. accidens. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 242: S'altro accidente nol distorna, Vedrà Bologna, e poi la nobil Roma.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 197: La donna di due così fatti accidenti e così subiti.... tanto lieta, quanto altra ne fosse mai, affettuosamente abbracciò e baciò il suo Tedaldo.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 183: La grazia dell'universale per ogni piccolo accidente si guadagna e perde.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 81: Chi m'assicura, oimè! degli accidenti, Ella dicea, c'han forza in ogni lato, Ma ne le guerre più ec.
Esempio: Nard. Stor. 2, 172: Son diversi gli affetti e le passioni degli animi degli uomini in diversi tempi, secondo la varietà e la forza degli accidenti.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 258: Io farò vedere le nominate stelle a Sua Maestà,.... mostrerò i loro movimenti, le continue mutazioni di aspetti, cioè le congiunzioni, separazioni, eclissi, ed altri accidenti, sera per sera.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 130: Orribili fetori di cadaveri putrefatti non riscattabili fra le immense ruine, orribili effluvj di acque stagnanti nel loro corso da accidenti straordinarj interrotte.
Definiz: § I. Prendesi oltre a ciò per Caso repentino o Insulto di malattia; ed anche per Indizio, Circostanza di quella; Sintoma. −
Esempio: Libr. Cur. Febbr. 28: Manifesto è che molte fiate sopravvengono fortissimi accidenti in tale maniera, che bisogna che sia dimessa la febbre e inteso all'accidente.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 66: I più, senza alcuna febbre o altro accidente, morivano.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 33: Corrongli addosso, che ciascun ci pensa Che venuto gli sia qualch'accidente.
Esempio: Not. Malm. 535: Accidente: intendi un deliquio, uno svenimento all'improvviso.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 68: Infermò d'un accidente di punta, e al ventunesimo dì ne fu morto.
Esempio: Red. Cons. 2, 14: Per procurare adunque che il sig. N. N. goda la prosperità di una lunga vita, e lontana per quanto sia possibile e dai dolori di testa e dagli accidenti vertiginosi, fa di mestieri ec.
Esempio: Viv. Vit. Galil. 362: Svegliandosi chi con torpedine e rigori per la vita, e chi con dolori intensissimi nella testa, e con altri accidenti, tutti caddero in gravissima infermità.
Esempio: Cocch. Matrim. 60: Bisogna che abbiano una lettera ogni posta, sotto pena di accidenti isterici.
Definiz: § II. Accidente, Accidente apopletico, e anche Accidente di gocciola, vale Apoplessia. −
Esempio: Guicc. Stor. 1, 304: La notte innanzi all'ottavo dì d'aprile morì il re Carlo in Ambuosa per accidente di gocciola, detto da' fisici apoplessia.
Esempio: Cellin. Vit. 43: Per la soverchia allegrezza gli prese uno accidente.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 62: Fu cosa mirabile che non avendo egli [il Bernini] nella malattia a cagione della flussione del capo potuto parlare, se non balbettando, ed avendo poi per lo nuovo accidente perduta quasi del tutto la parola, il P. Marchesi l'intendesse sempre.
Esempio: Bertin. A. F. Specch. 32: Non lungo tempo dopo assalita da un forte accidente apoplettico.... con universale rincrescimento finì di vivere.
Definiz: § III. Accidente a secco, a ferraiolo, a campana; modi volgari per esprimere un Colpo d'apoplessia istantaneo ed immediatamente mortale.
Definiz: § IV. Accidente, per Ciò che può essere e non essere nel subbietto. Term. delle Scuole. E in più largo signif. Modificazione casuale, Singolarità di forma di checchessia. −
Esempio: Dant. Vit. nuov. 99: Amore non è per sè siccome sostanza, ma è uno accidente in sostanza.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Nel suo profondo vidi che s'interna, Legato con amore in un volume, Ciò che per l'universo si squaderna; Sustanzie, ed accidenti, e lor costume, Tutti conflati insieme.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 270: Che vedi tu cogli occhi? il bianco e 'l nero, il giallo e 'l verde, i colori. Il colore non è la cosa, ma è accidente della cosa. L'accidente va e viene; onde ecco un panno bianco: quella bianchezza non è il panno, ma è accidente; ch'io 'l posso far nero.
Esempio: Segn. B. Tratt. Anim. 38: L'accidente non ha l'esser perfetto, ma dipende dalla sostanza.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 25: Di poi sia seguìto il combattere dell'ardito col vile e pauroso; e queste tali azioni, e molti altri accidenti dell'animo, siano con grande esaminazione e studio speculate.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 437: Voi sapete benissimo, quanto la cognizione degli accidenti conferisca alla investigazione della sustanza ed essenza delle cose.
Esempio: Strozz. G. B. Oraz. 181: Tutti i nomi significano o qualche accidente o qualche sustanzia, con dire, come si fa nelle scuole, tutti i nomi sono adiettivi o sustantivi.
Definiz: § V. Accidenti si dicono in pittura quei lumi e quelle ombre che non appartengono al rilievo, nè alla degradazione, ma che nascono da cause accidentali, introdotte nell'opera dall'arbitrio del pittore. −
Esempio: Bellor. Vit. Pitt. 109: Qui riesce molto a proposito un accidente del lume, perchè il sacerdote inclinandosi ombreggia la testa del chierico stesso, ma lascia la tempia e parte della fronte al giorno; e l'ombra istessa si diffonde ec.
Definiz: § VI. Dai Teologi, parlandosi dell'Eucaristia, chiamansi Accidenti le Specie del pane e del vino, come sono il colore, il sapore ec. −
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 171: Comparisce [nella Messa] Gesù Cristo sotto abito sì dimesso per gli accidenti e del pane e del vino di cui si veste.
Definiz: § VII. Accidente. Term. Grammaticale. −
Esempio: Salv. Avvert. 2, 35: Ragioniamo appresso di certe differenze e d'alcune proprietà, che in ciascuna si considera delle parti del favellare, e da' Gramatici si soglion chiamare accidenti. Queste nel nome sì sono tre: Genere, Numero e Caso.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 117: Le varietà del nome dette comunemente affetti, o più comunemente accidenti, son sei.
Definiz: § VIII. Accidenti, diconsi nella Musica certi segni annessi alle note, i quali servono a farle variare di tuono. −
Esempio: Galil. V. Dial. Music. 31: Negli estremi de' quali [tuoni] usano più frequentemente i moderni pratici contrappuntisti segnare per accidente il diesis x e il b molle.
Definiz: § IX. Per accidente, posto avverbialm. Accidentalmente, Casualmente. −
Esempio: Bocc. Decam. 1, 218: Spesse volte già addivenne che quello, che varie riprensioni.... non hanno potuto in lui adoperare, una parola molte volte per accidente, non che ex proposito detta, l'ha operato.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 43: Guiscardo non per accidente tolsi come molte fanno, ma con diliberato consiglio elessi innanzi ad ogni altro.
Esempio: Varch. Ercol. 274: Avevano risguardo [i Greci] primieramente alla brevità e alla lunghezza delle sillabe, onde nasce il numero, e poi secondariamente, e quasi per accidente, all'acutezza o gravezza degli accenti, onde nasce l'armonia.